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Pic d'Asti (3219 m)

(Aggiornata e rivista il 6/7/2016)

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Accesso:Autostrada Savona-Torino uscita casello di Fossano e proseguire per Villafalletto e i cartelli Val Varaita fino a Chianale; da qui si prosegue per circa 3 Km sulla strada del colle dell'Agnello fino ad un laghetto (2587 m), sulla nostra destra, e parcheggiamo l'auto.

Itinerario: Sulla destra del laghetto seguiamo un sentiero che prende leggermente quota in direzione NE e mantenendoci sotto la ben visibile pietraia, ci spostiamo a destra fino al termine della stessa e poi riprende a salire per il sentiero che risale a serpentina fino alla sella d'Asti (3123 m ore 1 e 30 minuti circa).

Alla sella conviene prendere imbrago e corda e prepararsi subito per la salita segnalata da sbiaditi segnavia verdi a, tecnicamente non difficile ma con una discreta esposizione e con roccia non sempre buona (Casco indispensabile). Si aggira sul versante francese (a destra) il torrione Gina salendo un piccolo canale detritico (fotoII) dove troviamo qualche chiodo con cavo d'acciaio che ci serviranno eventualmente per la discesa. Si prosegue con qualche passaggio esposto (II+) sino a sbucare alla forcella (foto) tra il torrione Gina il Pic d'Asti dove si trova una comoda sosta. Si risale ancora per facili roccette (foto) sempre seguendo i segnavia verdi a e si aprono ora due opzioni:

1) Affrontare direttamente la cresta più ripida ma chiodata e ben appigliata (III)

2) Si prosegue per una facile cengia (foto) sul versante italiano (a sinistra), poi rimontando un canalino si arriva ad un colletto e, sempre seguendo i segnavia verdi si risale la paretina sulla destra (II+). A questo punto ci si dirige a nuovamente a destra (verso il filo di cresta) e si affronta un diedro appoggiato ma non banale (II+).

Superato il diedro si torna sul filo della cresta e si traversa con passi delicati (chiodo) e buona esposizione fino ad un piccolo terrazzino sul versante francese. Da qui, sempre seguendo i segnavia a, si risale l'esposta paretina sovrastante, ripida ma con buone prese (II+), raggiungendo dopo qualche metro una sosta con cavo d'acciaio. 

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[La ripida paretina esposta]

Proseguendo la cresta si fa più semplice e meno ripida (foto) fino ad un'altra sosta su cavo superata la quale si prosegue ancora per una ventina di metri per facili passaggi (II) e si raggiunge la croce di vetta, molto panoramica ed aerea. Qui, per puro caso, la prima volta che siamo saliti in vetta (10/9/06) abbiamo trovato le persone che stavano ripitturando la croce che 40 anni fa hanno costruito e portato in vetta.

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Discesa: si disarrampica per 20 metri circa sul filo di cresta fino a raggiungere la sosta su cavo d'acciaio, poi con una doppia sul versante italiano (Sulla destra se scendendo) di 35 metri (foto) ci ritroviamo sulla facile cengia di salita, da qui si ritorna per lo stesso percorso disarrampicando fino alla Sella d'Asti.
Materiale Utile: 2 mezze corde da 50m, diverse fettucce, casco, eventualmente qualche friend

Dislivello: 650m

Difficoltà: PD+

Buona Gita.