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SCALATE IN VAL GESSO NEL GRUPPO BRESSES-VALCUCA

Di Giangi Fasciolo

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Il Nodo di Bresses è una importante catena montuosa delimitata dal Colle di Fremamorta a SE e dal Passo di Tablasses a NO che raggiunge la quota di 2830 metri.

Poco a sud c’è la Cima di Valcuca che con i suoi 2605 metri è la massima elevazione della cresta granitica che dal Nodo 2567 si stacca verso NO.

Per raggiungere tali montagne esistono varie possibilità: da Cuneo a Borgo S.Dalmazzo quindi proseguire in direzione Valdieri fino alle Terme (1368 m.) Qui si parcheggia l’auto (a pagamento). Esiste vicino al parcheggio un posto di sosta camper, sempre a pagamento, con possibilità di rifornimento acqua e WC soltanto diurno. (!?) Siamo nel parco delle Alpi Marittime quindi esiste tutta la solita regolamentazione e i cani devono essere tenuti al guinzaglio.

Terme è buon punto di partenza per le Placche del Valasco (1 ora) e le Cime di Valcuca (3 ore).

Per arrivare invece alle Cime di Bresses è meglio raggiungere con l’auto il Pian della Casa , quota 1700 m. da qui parte un sentiero che in 2 ore porta al Bivacco Guiglia, (2420 m). Il bivacco ha 6-8 posti stretti, coperte, acqua nel lago a pochi minuti.


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Negli anni 80 molti alpinisti genovesi esplorarono quelle montagne aprendo numerosi itinerari sulle varie pareti. Ricordo alcuni nomi: V.Pescia, G.Noli, F.Piana, G.Vassallo, G.Fasciolo, A.Parodi, G.Nicora, P.Ghersi, S.Deplano, U.Taggiasco, M.Mesciulam.

Da alcuni anni sto riesplorando quelle valli con giovani amici e ho già percorso diverse salite aperte 30 anni fa; devo dire che raramente ho trovato chiodi lasciati dai primi salitori, per cui abbiamo riattrezzato con chiodi classici e alcuni spit. Quando ripercorsi la mia via allo sperone centrale della Cima di Valcuca mi ricordavo di quella sosta alla fine del primo tiro con un chiodo e un cordone su uno spuntone. Il vecchi chiodo di 30 anni c’è ancora e ora è in compagnia di uno spit luccicante!

La scalata è sempre su un bel gneiss granitoide rossastro che non ha nulla da invidiare ad altri luoghi più famosi. Nella valle di fronte si staglia il Corno Stella, l’Argentera e la Cima di Nasta con i rispettivi rifugi Bozano e Remondino. Una bellissima strada militare lastricata passa sotto le cime e unisce la zona del rifugio Questa al Colle di Fremamorta.

Perché ho voluto descrivere le scalate a quelle montagne? E’ un ambiente suggestivo di montagna,  la roccia granitica quasi sempre ottima, le vie non sono troppo lunghe e con avvicinamento accettabile. Inoltre la discesa non richiede quasi mai calate in doppia (tranne le Placche del Valasco) e si rientra per tracce di sentiero.

Anche in inverno è possibile frequentare quelle valli infatti è un terreno ideale per lo sci-alpinismo (il giro della Cima di Bresses, il giro del Cougourda, il giro dell’Argentera), unico inconveniente la strada di fondovalle è aperta in stagione invernale fino a S. Anna di Valdieri quindi l’avvicinamento è piuttosto lungo.

Da quest’anno la Casa di Caccia al Valasco e diventata ”Rifugio Valasco” ed è aperto in estate con camere, servizio bar e ristorante, mentre per l’inverno è aperto nei fine settimana, a Natale, Pasqua e si deve contattare il gestore Flavio Poggio per le condizioni nivo-meteo. (tel. 3483230266)


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LE SALITE

Anticima Testa S. di Bresses (2820) Spigolo S-SE, prima salita: G Noli, V Pescia, Piana il 7-10-73, sviluppo 200 m. difficoltà: D, prima invernale: Fasciolo, Vassallo il 18-1-76. E' stata riattrezzata di recente da Fasciolo e compagni. Dal bivacco Guiglia 1 ora all’attacco. (Relaz. Guida dei monti d’Italia)

Anticima Testa S. di Bresses (2820) Parete SE, via della fessura di sinistra, prima salita Fasciolo, Howes il 22-8-82, sviluppo 200 m. difficoltà: TD-, ancora da riattrezzare, manca la prima invernale. (Relaz. guida dei monti d’Italia)

Anticima Testa S. di Bresses (2820) Parete SE, via della fessura di destra, prima salita Chierici, Fasciolo,Howes il 5-6-83, sviluppo 200 m. difficoltà: TD, ancora da riattrezzare, manca la prima invernale. (Relaz. guida dei monti d’Italia)

ANTICIMA TESTA S. DI BRESSES (2820) Parete SE, via Paperino, prima salita: Andrea Parodi, Mario Angeloni, Enrico Gallizio nel 1989, difficoltà: TD-, sviluppo 160 m.

TESTA S. DI BRESSES (2830) Parete S. Il Pilastro, prima salita: Maurizio Agnese, Antonio Di Chiara, Stefano Molfino nel 1976, sviluppo 190 m, difficoltà: D- (Relaz. guida dei monti d’Italia)

TESTA N. DI BRESSES (2930) Torre Rossa, prima salita: Paolo Ghersi, Giorgio Nicora, Vittorio Pescia, Giorgio Vassallo, difficoltà: D, sviluppo 350 m. (Relaz. guida dei monti d’Italia)

TESTA N. DI BRESSES (2930) Torre Vittorina, prima salita: F Castigliolo, Franco Piana nel 1973, difficoltà: D, sviluppo 260 m. (Relaz. guida dei monti d’Italia)

TESTA N. DI BRESSES (2930) Parete SE, prima salita: S.Pettavino, G.Garro, C.Garetto nel 1998, difficoltà: TD, sviluppo 260 m.  Dalla base della Torre Vittorina a sinistra con 3 tiri si arriva sulla torre, 1 doppia poi 2° parte della via fino in cima alla Cresta E. (Relaz. Alpidoc n. 70)

TESTA N. DI BRESSES (2930) I e II Torre, prima salita: Stefano Deplano, Vittorio Pescia, Marco Falchero, R Cavillo nel 1976, difficoltà: TD e D+, sviluppo 200 m. dedicata a Lorenzo Pomodoro. (Relaz. guida dei monti d’Italia)

TESTA N. DI BRESSES (2930) Cresta Est, prima salita: V. Pescia, S. Gargioni, S. Bione U.Lemucchi nel 1973, difficoltà: AD- sviluppo: 450 m. (Relaz. guida di monti d’Italia)

GEMELLI DI BRESSES (2500) vicino al Colletto di Bresses, pareti con diverse vie: El Pana TD, Una vita al bivio TD-, Uomini e Tope TD, Chiamalalama TD+, Favola TD+, Io non ho paura TD+, Tre miti TD. Relazioni su Alpidoc. Prime salite: L.Salsotto, S.Curti, E.Morandi, G.Rossi tra il 1997 e il 2005. (Relaz. Alpidoc n. 70)

Cima di Valcuca (2605)  Sperone Sud prima salita: S Deplano, V Pescia, M Mesciulam il 1975, sviluppo 200 m. difficoltà: D, prima invernale ignota. Riattrezzata di recente da Fasciolo e compagni soltanto la prima parte difficile, lasciata senza niente la seconda parte facile. Da Terme 3 ore all’attacco, dal bivacco Guiglia 1 ora. (Relaz. guida dei monti d’Italia)

CIMA DI VALCUCA (2605) Sperone Sud, via Velia, prima salita: Furio Sabatini, Giuseppe Marini, Luisa

Cardarelli 1985, sviluppo 210 m, difficoltà: D inf. Attacca a dx della Deplano-Pescia. (Relaz. guida dei monti d’Italia)

CIMA DI VALCUCA (2605) Spigolo O, prima salita: Ghibaudo, Marchisio nel 1973, sviluppo 200 m. difficoltà: AD+ (Relaz. giuda dei monti d’Italia)

CIMA DI VALCUCA (2605) Parete O, prima salita: E e W Galizio nel 1987, sviluppo 350 m. difficoltà: D+ (Relaz. guida dei monti d’Italia)

Cima di Valcuca (2540) Sperone Centrale, prima salita: Giangi Fasciolo, Mino Girelli il 28-9-75, sviluppo 200 m. difficoltà: D, prima invernale: Fasciolo, Grill il 15-1-89, riattrezzata di recente da Fasciolo e compagni. (Relaz. guida dei monti d’Italia)

Cima di Valcuca (2540) Sperone Centrale, Via dei diedri, prima salita: Fasciolo, Chierici il 23-8-81, sviluppo 200 m. difficoltà: D, manca la prima invernale, da riattrezzare. (a sin della precedente) (Relaz. Fasciolo)

CIMA DI VALCUCA (2540) Sperone Centrale, Via Pluto, prima salita: Pini, Sabatini nel 1984, sviluppo 240 m. difficoltà: AD (a dx della Fasciolo-Girelli) (Relaz. guida dei monti d’Italia)

CIMA DI VALCUCA (2540) Parete NE, prima salita: Galizio, Rossetti nel 1986, sviluppo: 250 m. difficoltà: TD (Relaz. guida dei monti d’Italia)

Cima di Valcuca (2453) Sperone SO prima salita:V.Pescia, U.Taggiasco il 4-10-75, sviluppo 200 m. difficoltà: TD sul Campanile Fernanda, poi AD, manca prima invernale, riattrezzata di recente da Fasciolo e compagni. (Relaz. guida dei monti d’Italia)

CIMA DI VALCUCA (2453) Parete a sin dello Sperone SO, via delle Cefule d’oro, prima salita: Bellone, Ferrero, Ghibaudo nel 1983, dislivello: 350 m. difficoltà: D+ (Relaz. guida dei monti d’Italia)

ANTICIMA NORD DI VALCUCA (2543) Via del Dahu, prima salita Ivo Barbarico, Anna Leo nel 2000,

difficoltà: TD-, si attacca dal lago di Valcuca. Attrezzata con chiodi e spit. Da Terme 2 ore all’attacco. (Relaz. Alpidoc n. 37)

CIMA DI VALCUCA, QUOTA 2453 (Punta Innominata), parete NO, Via Bim-Bum-Bam, prima salita: Novarino-ricci nel 1985, sviluppo 350 m. difficoltà: TD (Relaz. guida dei monti d’Italia)

CIMA DI VALCUCA, QUOTA 2453 (Punta Innominata), parete NO, Via di destra, prima salita: F.Ferraresi, A.Parodi nel 1988, sviluppo 250 m. difficoltà: D. (Relaz. guida dei monti d’Italia)

CIMA DI VALCUCA, QUOTA 2453 (Punta Innominata), parete NO, Via Luna Blu, (di sinistra), prima salita: Ferrando, Nebiolo, Scotto nel 1988, sviluppo 400 m. difficoltà: TD+ (Relaz. guida dei monti d’Italia)

CIMA DI VALCUCA, QUOTA 2453 (Punta Innominata), parete NO, Via delle Cicogne, prima salita Galizio, Scotto nel 1989, sviluppo 400 m. difficoltà TD. (15 m a sin di Luna Blu) (Relaz. guida dei monti d’Italia)

CIMA DI VALCUCA, QUOTA 2453 (Punta Innominata), Placche del Valasco, sono le evidenti placconate che incombono sul Piano del Valasco inferiore, si arriva all’attacco dalla casa di caccia attraversando il torrente su passerelle. Sono presenti itinerari vecchi e nuovi attrezzati principalmente da Ronzitti, Sensibile, Viberti. Alcune vie sono molto lunghe, 10-14 tiri. Discese in doppia sulle vie. (Relaz. Francesco Bottero.) Da Terme 1 ora e 15 all’attacco.


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Ottobre 2009, Giangi Fasciolo