Nadelgrat integrale dal Galenjoch

(Chili Durrenhorn 3890m)
(Durrenhorn 4035m)
(Hohberghorn 4219m)
(Stecknadelhorn 4241m)
(Nadelhorn 4327m)

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[La Nadelgrat vista dalla vetta del Durrenhorn]

Accesso: Dal passo del Sempione fino a Visp, poi su per la Mattertal fino a Sankt Niklaus dove si svolta a sinistra per salire fino alla località di Gasenried (1659m) – parcheggio prima dell’abitato a pagamento 5- giornaliero, 2023).

Gasenried > Galenjoch: si attraversa il paesino lungo la strada principale e si prosegue sino ad addentrarsi nel bosco, dove si prende un sentiero a sx (indicazioni per la Bordierhütte). Verso quota 2050m il sentiero attraversa il torrente Riedbach e si sposta sulla destra (sx orografica). Da qui si prosegue sempre dritti costeggiando una morena (foto) fino a quota 2400m ca., dove si incontra il bivio per la Bordierhütte (raggiungibile in circa un’ora, nel caso si opti per il pernottamento in rifugio). Si prosegue ancora trecento metri e si segue la traccia che sale per prati sulla dx fino a quota 2700m ca., dove si incrocia il vecchio sentiero per il rifugio. Si tralascia il sentiero del rifugio e si punta verso S/SW salendo per pietraie fino a un piccolo ripiano (3000m ca.) e puntando successivamente al crinale, raggiunto il quale si continua circa 200 metri fino al Galenjoch (3303m). Presente ampia piazzola per 3 persone all'addiaccio (foto), nevai (acqua) ancora presenti sul versante N in caso di stagione non troppo avanzata. Altre piazzole possibili lungo il crinale.

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[La Via Lattea dietro al Chili Dirruhorn, sullo sfondo a destra le luci del Klein Matterhorhm e Plateau Rosa]

Galenjoch > Nadelgrat: suggerendo una partenza intorno alle 3 per ottimizzare i tempi, si parte dal Galenjoch seguendo fedelmente la cresta che, in caso di percorso corretto, non richiede l’utilizzo della corda. Superati innumerevoli risalti perlopiù stando sul filo di cresta (max II) o sul fianco W (dx salendo), si raggiunge con un ultimo passo più esposto la cima del Chili Dirruhorn (3890m). Si comincia a scendere fino a reperire una sosta dove si fa una breve calata di una decina di metri verso dx (faccia a valle). Poi, superato un muretto posto poco più in basso sul fianco W, si ritorna in cresta ad un colletto (Selle, 3860m), alla base della bastionata finale del Durrenhorn. Stando leggermente sul versante W si affronta l’arrampicata finale e, superando alcuni passi un poco più delicati (III), si arriva alla croce di vetta del Durrenhorn (4035m).

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[In cima al Durrenhorn, sullo sfondo l'imponente mole del Weisshorn]

Si scende dapprima in cresta e successivamente sul fianco W su terreno delicato e sfasciumoso fino al Dirrujoch (3910m), dove inizia la lunga cresta che conduce all’Hohberghorn. Si sale sempre sul filo una lunga sezione molto facile su roccia/neve che conduce al castelletto sommitale della montagna. Da qui si resta a sx del filo e, scalando rocce più verticali (II), si perviene alla vetta dell’Hohberghorn (4219m).

Si scende molto rapidamente sul facile pendio nevoso fino all’Hohbärgjoch (4144m), poi si prosegue su un tratto orizzontale abbastanza esposto. All’avvicinarsi della vetta l’arrampicata si raddrizza e, seguendo i segni dei ramponi, si scalano gli ultimi ripidi metri (II+) che conducono in vetta allo Stecknadelhorn (4241m).

Si scende su facili roccette fino a ritrovare la cresta nevosa che collega il Nadelhorn allo Stecknadelhorn, poi si prosegue senza difficoltà fino alla base di un evidente gendarme. In caso di ottimo innevamento è possibile evitarlo con un espostissimo traverso a sx sul pendio N, altrimenti occorre o scalarlo direttamente (IV) o spostarsi sull’esposto versante SW per una decina di metri lungo un’esigua cengia e risalire sulla sua sommità con un’arrampicata più semplice (III). Ridiscesi dal gendarme ci si ricongiunge alla via normale del Nadelhorn (4327m), la cui croce si raggiunge in circa venti minuti per facili passaggi di misto (I/II).

Discesa: Si scende lungo la dorsale NE del Nadelhorn (via normale) in direzione del Windjoch. La cresta nevosa è interrotta saltuariamente da brevissime sezioni facili di misto, occorre prestare attenzione in tarda stagione a possibile ghiaccio vivo. Raggiunto il Windjoch (3850m) si aprono due possibilità:

(1) Ritorno a Gasenried: Dal Windjoch si prosegue sull’Ulrischshorn (3925m), per poi scendere sul Riedgletscher tramite il suo addomesticato versante N. Poi, si attraversa il ghiacciaio verso N stando perlopiù sulla destra fino a ritrovare la Bordierhütte.

(2) Traversata fino a Saas Fee: Dal Windjoch si scende sulla dx sull’Hohbalmgletscher, poi, con un ampio semicherchio sulla sezione pianeggiante, si raggiunge lo sperone roccioso sulla dx orografica. Da qui, si scende senza particolari difficoltà sino alla Mischabelhütte (possibilità di spezzare la gita in tre giorni per un rientro più confortevole). Dal rifugio si scende fino a Saas Fee, prima su sentiero attrezzato e poi su comodo sentiero. Rientro a Gasenried possible con mezzi pubblici, verificare orari preventivamente.

Difficoltà: AD
Dislivello(1) Bivacco Galenjoch - 1650m + 1400m | (2) Bordierhütte - 1100m + 2000m
Tempi di percorrenza al Nadelhorn(1) Bivacco Galenjoch - 4h + 10h | (2) Bordierhütte - 3h - 11h
Materiale utile: corda da 30m sufficiente, cordini, fettucce, materiale da ghiacciaio

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[La magia della notte all'addiaccio: da sx a dx: Cervino, Dent d'Hérens, Obergabelhorn, Zinalrothorn, Weisshorn e Bishorn]